AimaD   ROLLING STONE   è il suo nuovo esplosivo singolo   “La mia musica, sognando Milano,   la città protagonista del video“

AimaD ROLLING STONE è il suo nuovo esplosivo singolo “La mia musica, sognando Milano, la città protagonista del video“

AimaD 
ROLLING STONE
 è il suo nuovo esplosivo singolo
 “La mia musica, sognando Milano,
 la città protagonista del video“
da venerdì 11 gennaio 2019 on line
E' Milano, la città che AimaD ha scelto per girare il video del suo nuovo esplosivo singolo "Rolling Stone". Il brano anticipa l'album d'esordio “LA FOLLIA DELL' ESISTERE”,  la cui uscita è prevista a breve (ABNormal Records).




La nuova canzone segue "Ilary”, pubblicata qualche mese fa, ma questa volta il cantante ternano non le manda troppo a dire mostrando un aspetto di sé meno romantico ma più aggressivo, consapevole e tenace come sa essere un diciottenne che, con la sua musica, vuole partire dalla provincia alla conquista di nuove realtà musicali”Milano è infatti la sua meta ideale: in questo momento il centro nevralgico per la trap ed il rap, i generi di musica di riferimento dell'artista; per AimaD rappresenta un traguardo ma al contempo la partenza della sua “storia” professionale.
 
"Ma quante facce false vedrò? Il mio viso sopra Rolling Stone, il mio nome su ogni borderò”
Domande legittime per un artista giovane che sta puntando tutto sul suo sogno e lavora duramente per realizzarlo, non fermandosi alla notorietà o al successo fini a se stessi, ma col desiderio di restare, di imprimere la propria faccia sul giornale delle rock star e, soprattutto, di “vivere di questo”.
 
Milano è la “protagonista” insieme all'artista, del video e la scelta non è casuale: AimaD fa parte  - o ambisce a far parte - di quella nuova generazione di musicisti cresciuti in provincia o periferia che tentano di “sfondare” a colpi di hit e “sold out” ad ogni live. Le sue canzoni sono una continua sollecitazione a se stesso a “farcela”, a “scampare al peggio”, a sottrarsi ad un destino ineluttabile che a volte sembra l'unica strada, quando nasci e cresci in provincia. Nessun ripudio o disconoscimento verso la propria città d'origine - Terni - piuttosto l'ambizione ad andare oltre, portandosi dietro quel bagaglio di affetti profondi ed irrinunciabili: dalla famiglia agli amici più cari.
 
“cerco una meta insieme ai miei fra' cerco un futuro per la famiglia diverso sicuro da ciò che viviamo so che poi li porterò si via da qua, no non li ascolto
 'sti quaquaraqua rimasti fermi chissà a quale a'(anno).”
Sembra un discorso anacronistico nel mondo globalizzato in cui viviamo ma se è vero che ci sono infinite possibilità (quelle offerte dai social e dalla rete) per far conoscere la propria musica, un artista che nasce e cresce in una piccola città ha comunque meno chance e mantiene inevitabilmente uno spirito diverso, una voglia di emergere più forte rispetto agli altri.
 
“Sono abituato a cercarmi le alternative - dice Damiano - vivo in una città post-industriale, storicamente operaia, ai margini dello showbitz e mi rendo conto che per noi è tutto più difficile.
 La provincia ti vuole schiacciato su determinati ruoli: io sto cercando di crearmi una valida alternativa, per me, per i miei amici, per la mia famiglia, per il mio futuro e sto assecondando l'impellente e incessante necessità di esprimermi attraverso la musica”
 
La trap nel lavoro di AimaD è nel sound, ma nei testi nessun richiamo a violenza, soldi e droga; se oggi si ascoltano rime sulla ricchezza a tutti i costi, AimaDcanta temi più intimi che fanno emergere più che altro una voglia di sana riscossa. Il pilastro è il “riscatto”: AimaD è un artista testimone del suo tempo ma non si esprime esaltando il modello culturale dominante per cui il riconoscimento sociale passa attraverso il consumo, l'ostentazione della ricchezza, la misoginia. Dalla trap prende i beat, la metrica, ma non ne sposa tutti contenuti ed è in questo che emerge la sua personalità: un talento e un carisma tale da renderlo trasversale e distinguibile sin dal primo ascolto.
 
“Sono convinto di ciò che sarà, perderò la testa poi chi lo sa se ciò
che rincorro mi ucciderà, della mia faccia che rimarrà”
 “Rolling Stone” è un incoraggiamento a seguire i propri istinti, le proprie passioni a dispetto di una provincia che ti vuole sempre allineato ed omologato a schemi più convenzionali. E' un viaggio dentro e fuori se stessi: riuscire ad andare oltre Terni e pensare che non esiste solo una strada per farlo. Quando la passione è forte e la musica è una vera e propria esigenza, fai di tutto per viverla, lavori duramente per andare oltre .
 
“Ma questo che blatera non se lo immagina, cosa c'è dietro a AimaD
cosa c'è dietro a me: so parlerai del mio disco quindi sparlerai di me!”
Il rischio di non riuscire è sempre in agguato ma la “follia” che spinge ad oltrepassare il limite è forte e spazza via qualsiasi dubbio o incertezza riguardo al futuro. La consapevolezza che il mondo della musica sia difficile, che la strada da percorrere sia lunga e insidiosa, che ci si esponga senza pelle al giudizio del pubblico, è forte ma lo è altrettanto il desiderio di farsi ascoltare perché atavico e profondo.

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